Linda Brancaleone

Linda Brancaleone

Si può davvero cambiare?

potere

Quante volte abbiamo sentito una forte spinta al cambiamento e poi, poco dopo, abbiamo visto svanire i nostri sforzi?!

Un metodo efficace per mettere in atto un cambiamento è il 5A’s Approach, ovvero il metodo delle 5A. É un approccio che noi di Welfood utilizziamo come linea guida nei nostri colloqui di accompagnamento al cambiamento quando l’oggetto della trasformazione è una specifica abitudine di benessere, ad esempio un comportamento specifico. Si tratta di un metodo che proviene dalle pratiche di COUNSELING, ovvero quell’aiuto professionale che aiuta a contrastare le difficoltà e migliorare le proprie condizioni di vita. Il Counselor ha come obiettivo quello di far affrontare al cliente le sue problematiche in maniera attiva e agevolare un’evoluzione positiva dei comportamenti che mettono a repentaglio il suo stato di salute. Andiamo ad identificare le 5 fasi:

PRIMA FASE “ASK”: La prima fase prevede la raccolta di informazioni (ASK, CHIEDERE) qual’è il punto di partenza del cliente rispetto a un determinato aspetto che vuole migliorare? L’obiettivo di questa prima fase è quello di creare un quadro completo che descriva com’è la situazione allo stato presente rispetto, ad esempio, al nostro consumo di sigarette.

SECONDA FASE “ADVISE”: L’attività denominata Advise consiste invece nel raccomandare al cliente di interrompere l’abitudine in modo chiaro, deciso e personalizzato con un messaggio inequivocabile (es: “Posso aiutarti a smettere di fumare”). Si tratta di una fase più interventista nella quale possiamo dare al soggetto materiale di supporto, come opuscoli o manuali, aiutarlo a trovare le giuste e personali motivazioni per cambiare, parlare apertamente di tutti gli aspetti del problema. L’idea di base è fare in modo che il soggetto percepisca il professionista come alleato.

TERZA FASE “ASSES”: Questa fase consiste nell’identificare se c’è davvero motivazione al cambiamento oppure no. Nel caso in cui il soggetto non fosse intenzionato a farlo davvero, è importante fermarsi e dedicargli del tempo per invogliarlo a migliorare. Il messaggio che guida questa fase è quello di stabilire un “alleanza” con il paziente creando un’empatia nei suoi confronti, affinchè sia il soggetto a trovare le proprie motivazioni per promuovere il cambiamento. Bisogna infine evitare di entrare in conflitto verbale e psicologico con il paziente.

Nel caso in cui il soggetto  abbia davvero intenzione di attivarsi, approfittarne per fornirgli consigli comportamentali e incominciare a dare stimoli di cambiamento.

QUARTA FASE “ASSIST”: Consiste nella fase nel concordare con il soggetto una vera e propria strategia per aiutarlo a cambiare, qui mettiamo a fuoco un piano, dando informazioni e insegnando al cliente a riconoscere i segnali delle possibili ricadute nelle vecchie abitudini. Ci raccomandiamo quindi possa esser pronto per superare le difficoltà che può incontrare durante i primi tentativi di cambiamento. Sarà dunque molto importante incoraggiare continuamente il cliente ricordandogli i vantaggi di questo sforzo.

QUINTA FASE “Arrange”: Importante è fissare un vero e proprio calendario di “follow-up” vale a dire un programma di momenti dove il professionista può controllare i progressi fatti dal cliente e motivarlo ulteriormente.

Come si evince dalle 5 fasi, gli elementi centrali di questo approccio sono: l’alleanza che si instaura tra professionista e cliente, il sentire, sapere che c’è davvero qualcuno che fa il tifo per te, e il supporto all’attivazione personale del soggetto. É il cliente che trova il suo modo per mettere in atto il cambiamento, è un’azione espressiva, creativa che prima non c’era.

Condividi:

Facebook
LinkedIn

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *