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Elena Faini

Imparare dai conflitti

Alla parola “conflitto” associamo spesso una valenza negativa. Questo è comprensibile: confliggere è faticoso e spesso abbiamo la sensazione che non porti a nulla.
Il rischio è quello di marchiare il conflitto come qualcosa di sbagliato, che può minacciare la quiete e la bontà delle nostre relazioni.

In realtà il conflitto potrebbe rivelarsi un momento in cui sono possibili l’accrescimento del nostro potere personale e la solidità delle nostre relazioni. Senza contare che tramite il conflitto spesso si possono risolvere problemi, creare nuove soluzioni, innovare. Al lavoro come in famiglia, spesso l’assenza di conflitto rischia di tradursi in conformismo e assenza di dialogo vero.

E allora, come affrontarlo?

Vogliamo qui proporti una serie di possibili mosse:

Il primo punto consiste nel rimanere focalizzati sui bisogni sottostanti la questione. Dare voce ai bisogni che ogni conflitto sottende è la chiave per poter sostare nel conflitto in modi nuovi che, nel tempo, daranno solidità alla relazione stessa.

Fondamentale è anche scegliere il giusto tempo: non reagiamo subito quando ci sentiamo in collera ma non facciamo passare nemmeno troppo tempo. Nel primo caso dal conflitto si passa molto rapidamente alla lite, nel secondo scenario potremmo non avere più quella spinta ad affrontare la questione.

In ogni caso è utile mantenere una comunicazione rispettosa di sé e dell’altro, evitare rivendicazioni e svalutazioni. Possiamo evitare frasi giudicanti come “tu sei questo o quello, tu fai quello o quest’altro” e allenarci nell’uso di messaggi in prima persona: “ io mi sento così…”

Può servirci anche contemplare la possibilità di un rifiuto o di un fallimento. Avere un piano B, può sempre essere utile.

E poi ricordiamoci che il compromesso non è sempre la soluzione migliore, serve a sedare in tempi brevi il conflitto, ma se il prezzo richiesto è troppo oneroso presto sarà la causa di altro conflitto.

Le parole chiave sembrano essere empatia e creatività. Empatia, per non vivere l’altro necessariamente come un nemico, creatività, per essere disposti a investire nella ricerca di nuove soluzioni.

E se in alcune situazioni non sarà possibile applicare queste strategie? Poco male, i conflitti sono comunque sempre un’ottima occasione per autovalutarsi e per imparare nuovi atteggiamenti e soluzioni da applicare la prossima volta.

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