Linda Brancaleone

Linda Brancaleone

La solitudine nell'anziano: una sfida da affrontare

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Molti anziani vivono la solitudine in silenzio, spesso inibiti dalla vergogna del loro isolamento. Questa sensazione è perfettamente naturale, ma a lungo termine può avere conseguenze negative. Invece, è importante riconoscere la solitudine, così come possiamo riconoscere altri bisogni biologici: come la fame o la sete, si tratta infatti di bisogni fondamentali per l’essere umano.

Adattando le attività degli anziani alle loro preferenze personali e alle capacità attuali, è possibile che i sentimenti di solitudine possano essere alleviati. Ogni persona ha i propri interessi e preferenze che devono essere presi in considerazione e ‘’curati’’ dalla famiglia, dagli amici ed anche da professionisti esterni al nucleo familiare.

Ecco alcune idee di attività da svolgere insieme al genitore anziano qualche volta:

  • Andare a un concerto di musica, magari all’aperto.
  • Cenare in un ristorante preferito.
  • Partecipare a un programma di ‘’gruppi di cammino’’ della zona, per fare una passeggiata insieme ad altri gruppi di persone.
  • Seguire un corso di cucina online o semplicemente provare una nuova ricetta insieme a casa.
  • Esplorare la biblioteca del quartiere.
  • Fare volontariato al rifugio per animali.

Coinvolgere caregiver professionisti

Le relazioni possono svilupparsi anche attraverso l’assistenza esterna. I caregiver professionisti possono diventare compagni di casa, partecipare alle attività quotidiane e offrire assistenza quando i familiari non possono. Questa presenza non solo contrasta la solitudine ma fornisce anche benefici per i caregiver familiari, consentendo loro di prendersi il necessario riposo.

Il caregiver professionale può essere presente per un giro al supermercato, una passeggiata al parco, durante un incontro con un vecchio amico. Ognuna di queste esperienze può essere un’opportunità per creare nuovi ricordi e spezzare la routine. La solitudine non ha bisogno di essere aggiunta alla malattia e le persone possono davvero beneficiare di un sorriso gentile e di una conversazione amichevole. Ci può essere dare e avere in una relazione di cura, in cui qualcuno che ha bisogno di cure può ancora sentirsi apprezzato e condividere le proprie esperienze e conoscenze.

Quando l’anziano si sente solo è possibile che non chieda aiuto pur di non ‘’sentirsi un peso’’ per i familiari e per questo motivo dimentica di rispettare ‘’gli appuntamenti di salute’’ come ad esempio recarsi dal medico a fare una visita. Non tutte le realtà di assistenza medica possono arrivare a casa, ecco perché è utile avere un supporto affidabile che possa fornire l’accompagnamento da e per gli appuntamenti medici, per gli appuntamenti di follow-up e l’aderenza alle terapie prescritte. Il caregiver professionale può anche fornire un accompagnamento affidabile per andare a visitare i musei, per un fuori porta o per partecipare a un’attività preferita.

Ogni passo per rendere gli anziani meno soli, sarà di beneficio per la loro salute. Anche i figli di genitori anziani e che si sentono soli ad affrontare tutto, hanno maggiori probabilità di avere problemi di salute. Di conseguenza, le attività e le raccomandazioni per combattere la solitudine si applicano ad ogni età.

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