Alzi la mano il genitore che non è mai stato in difficoltà di fronte alla rabbia dei propri figli! In questo podcast proporremo qualche riflessione e qualche possibile strategia d’azione.

La rabbia scatta quando in qualche modo sentiamo minacciato il nostro spazio vitale, il nostro ruolo, il controllo di una situazione. A volte ci dà anche la forza per gestire situazioni difficili e superare fallimenti, A volte si traduce invece in aggressività sterile, altre ancora in isolamento.

Ma è difficile comprendere l’origine della rabbia, lo è per gli adulti, figuriamoci per bambini e adolescenti.

La difficoltà dei genitori è poi doppia, perché la rabbia dei figli ci mette in dubbio, ci sconforta, ci fa sentire in colpa, oppure ci fa arrabbiare a nostra volta.

Solitamente nei bambini piccoli la rabbia è espressa attraverso il pianto e la distruttività, ed esprime un bisogno che in quel momento è frustrato. La fatica del genitore è comprendere di quale bisogno si tratti e trovare metodi efficaci per affrontarlo. Se non contempliamo la rabbia come un segnale, probabilmente lo considereremo solo un problema da risolvere.

Negli adolescenti, invece, la rabbia si può esprimere in modi verbalmente e fisicamente esplosivi, ma anche con il silenzio e il rifiuto del dialogo. La fatica del genitore è trovare il giusto momento per aiutare il figlio a parlare di ciò che sta esprimendo attraverso la rabbia. Il giusto momento è fondamentale, perché se in preda alla rabbia, sarà molto difficile se non impossibile parlarne.

Trovare spazio e tempo per il dialogo sarà quindi molto importante. Condividere i propri vissuti aiuta a dargli forma, nutrendo la relazione ed il tempo condiviso. Andrà trovato tempo quindi non solo per attività piacevoli e utili, ma anche tempo per farsi domande, scambiarsi pensieri e ascoltarsi.

Sia con bambini che con adolescenti vale la pena provarci, sperimentare in queste direzioni, procedere anche per errori. Il nostro essere genitori non può che migliorare passo dopo passo.