Una delle preoccupazioni che spesso attanagliano chi desidera smettere di fumare è legata al peso corporeo: “so che gioverà alla mia salute, ma quanti chili prenderò? E se ingrasso, riuscirò poi a tornare come prima?”.
In verità non è assolutamente detto che smettendo di fumare si ingrasserà, purché si adottino alcuni accorgimenti nel periodo concomitante alla cessazione. Un buon punto di partenza consiste nel conoscere ciò che accade a corpo e mente quando smettiamo di fumare.
Esistono infatti motivazioni sia fisiche che psicologiche le quali, nel momento della cessazione, possono in effetti intervenire in modo congiunto provocando un aumento ponderale.
La nicotina contenuta nelle sigarette, infatti, ha notoriamente un effetto che viene definito “anoressizzante”. Questo perché è in grado di accelerare il metabolismo, con un conseguente maggior consumo di calorie giornaliere; al contempo le sigarette, soprattutto quelle accese prima dei pasti, sono in grado di togliere un po’ di appetito.
Se poi la nicotina mancante non è compensata da alcun rimedio farmacologico (come accade con la terapia sostitutiva nicotinica) si è soggetti a possibili crisi d’astinenza. Queste si manifestano tipicamente, tra le altre cose, con cali glicemici, i quali oltre a causare mal di testa e difficoltà di concentrazione, inducono a ricercare cibo carico di zuccheri. E poi se non si fuma i gusti vengono (finalmente!) percepiti di più e si mangia con più gusto.
Da un punto di vista psicologico, invece, non possiamo non considerare la mancanza del piacere della sigaretta portata alla bocca, assenza che spesso induce gli ex fumatori a utilizzare il cibo con la medesima funzione. Ci si butta quindi su cibi che danno conforto, che spesso sono alimenti grassi e/o dolci. Questi ultimi, tra l’altro, stimolano la produzione di dopamina, proprio come fa la nicotina, e tendono ad essere usati come delle vere e proprie ricompense: “sono stato così bravo a non fumare che mi merito un dolcetto”. Privarsi di un piacere, anche se dannoso come il fumo di sigaretta, è pur sempre un sacrificio ed è quindi normale cercare di trovare consolazione in sostituti di varia natura.
È giusto quindi affermare è bene avere qualche timore, ma anche che con i giusti accorgimenti è possibile non prendere peso e mantenersi in salute senza soffrire troppo.
Abbiamo visto che quando si fuma si bruciano più calorie e si mangia un po’ meno: è ovvio quindi che se si smette di fumare ma le abitudini di vita rimangono invariate qualcosa sulla bilancia potrebbe sorprenderci in senso negativo.
Come si può fare?
Se ancora non si è smesso di fumare, ma si progetta di farlo a breve, è importante giocare d’anticipo e organizzare le proprie giornate e parte dei pasti con alcune accortezze. Non ci si deve far sorprendere insomma. Se invece avete già smesso…leggete al volo questi piccoli consigli.
Diventa fin da subito importante:
Si tratta di piccoli accorgimenti. Averli in mente e organizzarsi per tempo è però importante, perché anche un aumento di peso molto modesto, ma inaspettato, può essere fonte di abbattimento e delusione in un momento così delicato come lo stop fumo. Sappiamo, infatti, che esiste una fase iniziale in cui si è un po’ più fragili e in cui la motivazione a mantenersi astinenti può momentaneamente vacillare per varie ragioni: una giornata difficile, un imprevisto fastidioso, oppure una situazione di convivialità a cui non si voleva rinunciare e che però fa venire voglia di fumare. Oppure, appunto, lo sconforto per un paio di kg in più sulla bilancia.
Proteggiamoci quindi con qualche cambiamento negli stili di vita per toccare con mano che smettere di fumare senza ingrassare è assolutamente possibile.