Camilla-Gamba

Camilla Gamba

Eco-Counselling: l’alleanza tra psicologia ed ecologia

L’eco-counselling fa parte di un movimento di ricerca scientifica chiamata eco-psicologia, che prese vita negli anni ’60 in California quando due gruppi di ricercatori – ecologisti e psicologi – decisero di unire le forze per affrontare il complesso tema della sostenibilità ambientale e comprendere meglio il rapporto tra essere umano e mondo naturale.

Basandosi sulle ricerche in questo campo, l’eco-counselling mira a promuovere il benessere delle persone considerando non solo il loro mondo interno, ma anche il contesto allargato in cui vivono – ovvero il loro ‘eco-sistema’ e tutti gli organismi (umani e non) che lo abitano.

Eco-Counselling e Benessere

Un primo ambito di intervento dell’eco-counselling si basa sulla ricerca nel campo della nature restoration: esiste ormai una letteratura consolidata sulla predisposizione umana a stare bene a contatto con la natura. Passare del tempo in natura ci permette infatti di riequilibrare processi fisiologici (es: ritmo cardiaco, livelli ormonali, processi metabolici), e di migliorare il nostro stato mentale (es: aumento nel benessere emotivo, creatività, concentrazione, empatia).

Facendo leva su questi fattori, l’eco-counsellor può facilitare l’incontro tra individui e natura, fornendo conoscenze e strumenti per mettere ciascuno in grado di intervenire sul proprio benessere attraverso l’interazione con elementi naturali.

Eco-Counselling e Crisi Climatica

Un apporto sempre più attuale dell’eco-counselling riguarda l’impatto emotivo della crisi ecologica e del cambiamento climatico.

Per molti, la consapevolezza dei rischi legati alla crisi climatica attiva una serie di processi mentali ed emotivi che portano a compiere le azioni necessarie a intraprendere stili di vita più sostenibili e migliorare il rapporto dell’uomo con la natura – sia a livello individuale che collettivo. Questi processi possono essere di vario tipo e comprendono senso di cura e responsabilità verso il pianeta, e determinazione e entusiasmo nell’affrontare un problema complesso quale quello della sostenibilità.

La crisi ecologica può però provocare anche disagio mentale ed emotivo. Fenomeni di eco-ansia o eco-luttosono in aumento, soprattutto tra le generazioni più giovani. Queste emozioni, seppure risposte “normali” a minacce reali, possono attivare comportamenti non adattivi, come nel caso dell’eco-paralisi o dell’eco-catastrofismo.

L’eco-counsellor offre uno spazio di ascolto per dare un senso a tutte queste emozioni – sia quelle “positive” che quelle “negative” – aiutando così l’individuo a compiere azioni che vanno nella direzione di un maggiore benessere individuale e collettivo.

Eco-Counselling e Comportamenti Sostenibili

L’eco-counsellor è infatti una figura che può fare da ponte tra il benessere dell’individuo, quello della collettività, e quello degli eco-sistemi planetari.

È infatti dimostrato che più una persona vive esperienze positive in natura, più sarà motivato a impegnarsi in azioni pro-ambientali. E’ anche importante che le persone possano entrare in dialogo con altri, parlando anche del piano emotivo della crisi ecologica, oltre che di quello pratico. Questo permette di creare legami significativi tra persone e insieme lavorare su soluzioni creative e innovative a sfide complesse.

Welfood ha sposato questo movimento, inserendo un servizio di eco-counselling all’interno delle sue proposte alle aziende. Questo servizio mira a offrire alle persone uno spazio di supporto e di riflessione sul proprio rapporto con la natura, dando senso a emozioni, vissuti, comportamenti e valori.

Inoltre, il progetto prevede momenti di formazione e divulgazione in gruppo durante i quali collettivamente ci si interroga e ci si confronta su come promuovere in maniera sostenibile il benessere individuale, collettivo e planetario.

 

 

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